LA FORZA

STEP #04

La Mitologia

Ci sono diversi esempi di FORZA nella mitologia, tra questi:

Dea Bia

Nella mitologia greca Bia, figlia del titano Pallante e della ninfa Oceanina Stige, rappresenta la personificazione della forza ed è la guardia del corpo del padre di tutti gli dei. Bia, armata di una corazza, si alleò con Zeus nella lotta contro i Titani. Venne citata da Eschilo nella sua tragedia Prometeo incatenato, nella quale venne incaricata di incatenare Prometeo ad una rupe. Bia inoltre è la protagonista del racconto Gli uomini, contenuto nei Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese.

Sansone che uccide un leone a mani nude

Il mito di Sansone è un altro esempio significativo di forza: il giovane Sansone trasse dai suoi capelli un'incredibile forza, che gli fece compiere azioni sovrumane, tanto da renderlo invincibile. I capelli sono quindi un simbolo di forza e virilità. Sansone fu così forte da uccidere un leone a mani nude, da uccidere mille Filistei, ma alla sua grande forza fisica si contrappose una debole forza psichica (psicologicamente era debole come un bambino).

Huitzilopochtli

Nella mitologia azteca Huitzilopochtli è il dio della forza di volontà, patrono della guerra, del fuoco e del sole, chiamato il "signore del sole". Il mito parla della nascita da una donna fecondata da piume di colibrì. Inoltre i sacrifici umani celebrati ogni anno alimentavano la sua forza.

Ercole che strangola il serpente

Nella mitologia latina Ercole (eroe greco Eracle), figlio di Zeus e Alcmena fu per eccellenza il simbolo di forza. Era, gelosa dell'infedeltà del marito Zeus, mandò due serpenti nella culla di Ercole ma egli li strangolò. Questo fu solo il primo esempio della sua grande forza, egli infatti vinse gli abitanti di Orcomeno e durante un attacco di pazzia uccise la moglie Megara e i suoi tre figli. Ercole venne spesso rappresentato con simboli che ne rappresentavano la personalità e il mito, quali la clava e la pelle di leone (leone Nemeo, oggetto della prima fatica). Virgilio, autore fondamentale e pilastro della letteratura, nel libro VIII dell'Eneide parlò di Enea a Pallanteo, dove regnava il re Evandro, il quale celebrava un rito in onore di Ercole. Molti imperatori si ispirarono a Ercole: tra questi Commodo, che amava combattere nell'arena, diceva di essere suo discendente.

Dio Seth

Per concludere l'analisi mitologica, nella cultura egizia il dio Seth era il dio del caos, della forza, del deserto e delle tempeste. Gli Egizi credevano che Seth viaggiasse con Ra, il dio-sole sulla barca solare, per combattere il mostro Apopi, che voleva divorare il sole. Nel mito di Osiride, Seth uccise il fratello Osiride, felicemente sposato con Iside, poichè geloso delle sue fortune.