STEP #25
Dialogo tra Newton ed Ercole
Newton,
noto matematico, fisico, filosofo naturale e teologo incontra uno strano personaggio
possente e muscoloso, il quale dice di chiamarsi Ercole.
Ercole: “Non capisco, dove mi trovo e in che anno
siamo?”
Newton: “Salve, ci troviamo a Londra nell’anno 1704,
si sente bene?”
Ercole: “No, qualcosa non va, io mi chiamo Ercole e
sono l’eroe semidio, figlio di Zeus e Alcmena”
Newton: “Mi dispiace ma non ho tempo da perdere con
queste assurdità, ho un colloquio
importante, alcuni membri della Royal Society mi stanno aspettando”
Ercole: “Stai scherzando? Non sai con chi stai
parlando, io sono Ercole, l’eroe più forte al mondo e se solo volessi potrei
ucciderti subito!”
Newton: “Se mi spieghi cosa ci fai qui, magari posso
darti una mano, devi essere sincero e dirmi la verità”
Ercole: “Va bene, ti dirò la verità.. ho ucciso i
miei tre figli e mia moglie Megara e per espiare questo orrendo delitto devo
compiere dodici fatiche; sono finalmente giunto alla dodicesima fatica, ma non
so dove mi trovo e con chi sto parlando”
Newton: “Da quello che dici sembri essere il vero
Ercole della mitologia greco-romana; io non ti posso aiutare, non credo di far
parte della tua dodicesima fatica, ma visto che pensi di essere l’uomo più
forte al mondo, se vuoi posso spiegarti cos’è la forza e da cosa deriva”
Ercole: “So già di essere il “simbolo della forza” e
non vedo il motivo di trattare questo argomento”
Newton: “Mi chiamo Isaac Newton ed ho formulato le
tre leggi della dinamica nell’opera Philosophiae Naturalis Prinicipia
Mathematica, ti assicuro che ti aiutano a capire il vero significato di forza”
Ercole: “Vediamo, visto che non mi prendi in considerazione
voglio proprio sapere cosa intendi per forza”
Newton: “La forza non è un qualcosa di innato, ma è
l’origine e la causa del cambiamento del moto dei corpi. Il cambiamento del
moto è proporzionale alla forza applicata ed essa si esprime come massa per
accelerazione.
Ercole: “Non capisco tutte queste cose, io credo che
la forza si esprima attraverso le azioni. Da piccolo ho ucciso tre serpenti con
le mie mani, questo secondo me è un esempio di forza.
Newton: “Sì, questo vuol dire essere forte, ma l’azione
di cui tu parli in realtà è sempre uguale ed opposta alla reazione, entrambi i
corpi imprimono forze uguali in modulo ma con verso opposto. Questo è il mio enunciato
del terzo principio della dinamica, caro Ercole.
Ercole: “Non capisco cosa sia questo strano principio
di azione e reazione e adesso ti mostrerò alcuni esempi per farti capire cosa
intendo io per forza. Nella mie prime fatiche ho ucciso il leone di Nemea con
le mie braccia, poi ho bruciato le numerose teste del serpente Idra di Lerna, ho
catturato e immobilizzato il cinghiale di Erimanto, ma in tutte queste
occasioni ho avuto la meglio, non ho notato nessun tipo di forza uguale ed
opposta perché io ero il più forte ed ho vinto”
Newton: “Ho capito, non troveremo mai un punto d’incontro,
perché non vuoi capire quello che sta alla base di tutto, però sappi che un
giorno morirai proprio a causa di una di queste belve mostruose che mi hai
nominato…”
Ercole: “Che cosa stai dicendo? Ho ucciso quelle bestie
e non possono più reagire…dimmi qualcosa di più!”
Newton: “Il giorno in cui avrai dolori lancinanti
che ti porteranno a toglierti la vita mi penserai, ti verrà in mente il
principio di azione e reazione e finalmente capirai che il veleno del serpente sarà
una sorta di forza uguale ed opposta alla tua…”
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