Approfondimento
La forza della parola
Nel testo "La lingua, il potere e la forza" Umberto Eco, grandissimo scrittore italiano nel '900, afferma che la forza è pura casualità ed è irreversibile , dice inoltre che è il fulmine che causa l'incendio dell'albero.
Eco afferma che la parola:
"è prodotto sociale, nasce come apparato costrittivo proprio a causa del consenso di tutti, ciascuno rilutta a dover osservare la grammatica, ma vi consente e pretende che gli altri l'osservino, perchè vi trova il suo comodo".
Umberto Eco-La lingua, il potere, la forza |
La forza della parola è un'arma "esibitiva", volta alla persuasione nelle battaglie verbali, come anche il filosofo Platone nei suoi Dialoghi afferma. Platone ritiene che la parola sia persuasione e ricerca della vivente verità.
Egli, infatti nel libro "Il Fedro" afferma che:
«Una vera arte della parola […] senza essere connessa alla verità, non esiste, né mai esisterà»
Platone-la filosofia come dialogo |
Marco Tullio Cicerone, avvocato, politico e grande oratore romano, nella sua opera "De oratore" afferma che l'oratore durante un processo deve dimostrare grande capacità di parlare sia per se stesso, sia per l'imputato da difendere o accusare.
La parola diventa, in questo modo, un forte strumento dell'intelletto demografico, per influenzare, persuadere, convincere, accusare o difendersi.
De Oratore di Marco Tullio Cicerone |
Fonti:
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